Capitolo 6: Preparazione e il Primo Vero Pericolo
Kael sapeva che il passaggio al Livello 2 non era qualcosa da prendere alla leggera. Nonostante la sua "Crescita Fulminea" e il "Potenziale Assoluto" stessero spingendo le sue statistiche a livelli anomali per un Livello 1, voleva massimizzare ogni singolo punto prima di compiere il grande passo. Significava portare tutte le sue abilità di base – Forza, Resistenza, Destrezza, Agilità – il più vicino possibile al limite teorico, se non addirittura superarlo. Per la Magia, la situazione era più complessa: senza un incantesimo, l'abilità rimaneva latente, segnata come I0, ma sentiva una crescente riserva di energia dentro di sé, in attesa di essere plasmata.
Hestia, con un entusiasmo che Kael trovava a tratti commovente e a tratti ingenuamente ottimista, aveva iniziato a cercare un grimorio per lui. I grimori erano rari e costosi, specialmente quelli capaci di risvegliare la magia in qualcuno che non l'aveva mai manifestata. Passava ore alla Gilda o a importunare altre divinità meno abbienti, nella speranza di trovare qualcosa. Kael apprezzava lo sforzo, anche se sospettava che sarebbe stato lui, con i fondi del Dungeon, a dover finanziare un acquisto del genere.
Nel frattempo, Kael si dedicava anima e corpo al Dungeon. Ogni discesa era un esercizio di perfezionamento. Non si limitava a uccidere mostri; studiava i loro pattern, sperimentava diverse angolazioni d'attacco, affinava i suoi riflessi e la sua capacità di leggere l'ambiente. La sua personalità in questi frangenti era puramente funzionale: ogni sorriso, ogni parola carismatica che riservava a Hestia o agli impiegati della Gilda svaniva, lasciando il posto a una concentrazione glaciale. Era un predatore nel suo elemento, efficiente e spietato.
Decise di spingersi più in profondità, da solo. Salutò Hestia con il suo solito sorriso rassicurante, promettendole di non correre rischi inutili, una promessa che interiormente sapeva di poter infrangere se la ricompensa fosse stata sufficiente. Si avventurò fino all'ottavo piano, un ambiente più ostile, con corridoi più stretti e una maggiore densità di mostri come gli Almiraj, conigli cornuti noti per la loro velocità, e i Lygerfang, felini agili e aggressivi.
Fu qui che incontrò il suo primo vero pericolo. Mentre attraversava una caverna più ampia, illuminata da cristalli luminescenti, un'ombra si staccò da una stalattite. Un Infant Dragon. Non un drago adulto, certo, ma per un Livello 1, anche uno prodigioso come Kael, era una minaccia seria. Era lungo quasi tre metri, con scaglie color ossidiana e un ringhio che prometteva dolore.
Kael non ebbe tempo per la sorpresa. L'istinto prese il sopravvento. Schivò per un soffio una fiammata che incenerì la roccia dove si trovava un istante prima. Il calore gli lambì il viso.
Troppo lento, si rimproverò mentalmente, nonostante la schivata fosse stata impeccabile per gli standard normali.
Il drago caricò. Kael usò la sua agilità superiore per danzare attorno alla bestia, il suo pugnale che cercava inutilmente un punto debole nelle scaglie dure. Ogni schivata era millimetrica, ogni tentativo di attacco una scommessa. Per la prima volta da quando era arrivato a Orario, sentì una vera pressione, il brivido del pericolo reale.
{Sistema: Analisi del nemico in corso... Debolezza rilevata: articolazioni delle ali, parte inferiore del collo.}
La notifica del sistema fu una manna dal cielo. Senza il suo potenziale e la crescita accelerata, non avrebbe mai avuto il tempo o la capacità di trovare quei punti deboli sotto pressione.
Con rinnovata concentrazione, Kael cambiò tattica. Invece di attacchi diretti, iniziò a usare l'ambiente a suo vantaggio, attirando il drago verso spuntoni di roccia, usando la sua velocità per farlo inciampare. Fu uno scontro estenuante, un balletto mortale di astuzia e acciaio. Alla fine, dopo quella che sembrò un'eternità, riuscì a conficcare il suo pugnale nell'articolazione di un'ala, facendo urlare di dolore la bestia. Approfittando di quell'apertura, con un balzo incredibile potenziato dalla sua Forza crescente, si portò sopra il drago e affondò la lama fino all'elsa nella base del collo.
L'Infant Dragon si contorse, poi crollò a terra, dissolvendosi in polvere nera e lasciando dietro di sé una pietra magica più grande del solito e un piccolo artiglio, un drop raro.
Kael rimase ansimante, appoggiato a una parete, il sudore che gli imperlava la fronte. Un sorriso tirato, quasi feroce, gli si dipinse sul volto. Era stato vicino. Troppo vicino. Ma ce l'aveva fatta.
{+ 550 Punti Esperienza}
{Nuovo Titolo Acquisito: Cacciatore di Draghi (Infante)}
{Punti Attributo Disponibili: 5 (dal Sistema, per aver sconfitto un nemico significativamente superiore)}
Assegnò immediatamente i punti: 2 a Forza, 2 ad Agilità, 1 a Resistenza.
{Forza: 16 -> 18 (Base Sistema)}
{Agilità: 15 -> 17 (Base Sistema)}
{Resistenza: 15 -> 16 (Base Sistema)}
Tornò in superficie sentendosi prosciugato ma euforico. Mostrò l'artiglio di drago a Hestia, raccontandole una versione edulcorata dello scontro, dipingendolo come una sfida impegnativa ma gestibile. La dea, naturalmente, andò nel panico e lo sommerse di cure e preoccupazioni, che Kael accettò con la sua solita pazienza affabile.
Quella notte, mentre Hestia dormiva, Kael fissò il soffitto della loro umile dimora. L'incontro con l'Infant Dragon era stato un campanello d'allarme. Era forte, sì, ma c'erano limiti a ciò che poteva fare come Livello 1, anche con le sue abilità uniche.
Era tempo di salire di livello.
Capitolo 7: Il Passaggio di Livello e Nuove Prospettive
"Dea Hestia," annunciò Kael la mattina dopo, con una serietà che la dea non gli vedeva spesso al di fuori del Dungeon, "credo di essere pronto."
Hestia, che stava cercando di aggiustare una teiera scheggiata, si bloccò. "Pronto per cosa, Kael?" chiese, anche se una parte di lei già conosceva la risposta.
"Per salire di livello," confermò lui, i suoi occhi grigi fissi nei suoi.
La dea posò la teiera con un piccolo tonfo. Un misto di eccitazione, orgoglio e una punta di ansia le si dipinse sul volto. "Così presto? Ma... Kael, sei sicuro? Le tue statistiche sono già incredibili!"
Negli ultimi giorni, dopo lo scontro con l'Infant Dragon, Kael si era dedicato a portare al limite le sue abilità di base. Hestia aveva aggiornato il suo status la sera prima, e i risultati erano stati, come al solito, sbalorditivi.
{Kael}
{Livello: 1}
{Forza: F330 -> SSS1250}
{Resistenza: F355 -> SSS1280}
{Destrezza: G280 -> SS1100}
{Agilità: G295 -> SS1150}
{Magia: I0}
{Abilità: [Crescita Fulminea], [Potenziale Assoluto]}
{Magia: }
Aveva raggiunto SSS in Forza e Resistenza, e SS in Destrezza e Agilità. Un risultato che la maggior parte degli avventurieri non avrebbe raggiunto nemmeno dopo anni di sforzi come Livello 1, se mai ci fossero riusciti.
"Sono sicuro, Dea," disse Kael con un sorriso calmo. "Sento che questo è il momento giusto."
Il rituale fu simile a quello della prima volta, ma l'atmosfera era carica di aspettativa. Kael si sdraiò sull'altare improvvisato, e Hestia, con mani leggermente tremanti, lasciò cadere una goccia del suo Ichor divino sulla schiena di Kael, tracciando i nuovi simboli.
Questa volta, la sensazione fu diversa. Non solo un calore diffuso, ma un'ondata di potere travolgente, come se le fondamenta stesse del suo essere venissero rafforzate, espanse. Sentì le sue riserve di energia crescere a dismisura.
Quando Hestia ebbe finito, rimase a fissare la schiena di Kael con un'espressione di pura meraviglia e incredulità.
"Kael..." mormorò, la voce rotta dall'emozione. "È... è magnifico."
{Kael}
{Livello: 2}
{Forza: I0}
{Resistenza: I0}
{Destrezza: I0}
{Agilità: I0}
{Magia: I0}
{Abilità di Sviluppo Scelte: [Anima del Cacciatore], [Volontà di Ferro]}
{Abilità: [Crescita Fulminea], [Potenziale Assoluto]}
{Magia: }
"Anima del Cacciatore aumenta significativamente le mie capacità contro i mostri che ho già sconfitto, e Volontà di Ferro... beh, aumenta la resistenza mentale e la capacità di sopportare il dolore e la fatica," spiegò Kael, alzandosi. Si sentiva incredibilmente leggero, pieno di una nuova, vibrante energia. Il salto di potere era palpabile. "Inoltre, sembra che il mio potenziale abbia influenzato il modo in cui il level up funziona. Di norma, si ottiene una sola abilità di sviluppo, vero?"
Hestia annuì, ancora sbalordita. "Sì... ottenere due abilità di sviluppo al Livello 2 è... eccezionale. Praticamente inaudito. Il tuo 'Potenziale Assoluto' deve aver sbloccato qualcosa di speciale." I suoi occhi brillavano di orgoglio. "Oh, Kael! Diventerai l'avventuriero più forte di Orario, ne sono certa!"
Kael le sorrise, un sorriso genuinamente grato questa volta. "Farò del mio meglio, Dea." Più forte di Orario? Perché fermarsi lì? pensò, ma tenne per sé quel pensiero ambizioso.
Il pannello del suo sistema personale si aggiornò.
{Sistema: Congratulazioni per aver raggiunto il Livello 2!}
{Requisito parziale per sblocco Funzione Multiverso: Raggiunto (1/5?)}
{Nuove missioni latenti disponibili (legate al nuovo livello di potere)}
Un piccolo frammento di informazione sulla Funzione Multiverso. Interessante. Significava che la sua crescita stava avendo un impatto anche su quel fronte, sebbene la strada fosse ancora lunga.
Nei giorni successivi, Kael testò i limiti del suo nuovo potere. Era significativamente più forte, più veloce, più resistente. I mostri dei piani superiori, che prima richiedevano cautela, ora cadevano con relativa facilità. Con i Valis accumulati, decise che era tempo di un equipaggiamento migliore.
Su consiglio di Hestia, si diresse verso la sede della Hephaestus Familia. La dea stessa, Tsubaki Collbrande, una delle migliori fabbri di Orario, era nota per essere scorbutica ma giusta.
Kael, usando tutto il suo charme e mostrando una sorprendente conoscenza dei materiali e delle tecniche di forgiatura (assorbita rapidamente da qualche testo letto di sfuggita), riuscì a ottenere un'udienza con una delle apprendiste anziane. Commissionò un nuovo pugnale, specificando il bilanciamento e il tipo di metallo, e un'armatura di cuoio rinforzato su misura. Pagò profumatamente, usando gran parte dei suoi risparmi, ma sapeva che era un investimento necessario.
Mentre usciva dalla fucina, sentì gli sguardi curiosi di alcuni membri della Hephaestus Familia. Un Livello 2 così giovane, appartenente alla minuscola Hestia Familia, che commissionava equipaggiamento di alta qualità, non passava inosservato.
Kael sorrise tra sé. Le cose si stavano facendo interessanti.
Capitolo 8: Fama Crescente e Occhi Indiscreti
Essere un Livello 2 appena sfornato, ma con la forza e l'abilità di chi sembrava esserlo da molto più tempo, non passò inosservato a lungo, nemmeno in una città brulicante di avventurieri come Orario. Kael, pur mantenendo un profilo relativamente basso e concentrandosi sulle sue discese nel Dungeon, iniziò a farsi un nome, almeno nei circoli degli avventurieri di medio-basso livello e tra gli informatori della Gilda.
Lo chiamavano "Lampo Cinereo" – un soprannome nato dalla velocità dei suoi attacchi e dal colore grigio dei suoi occhi, che sembravano brillare di una luce fredda durante il combattimento – oppure, più affettuosamente tra chi conosceva la sua affiliazione, "La Scintilla del Focolare", un riferimento alla Hestia Familia. Kael trovava i soprannomi un po' melodrammatici, ma capiva la loro utilità nel costruire una reputazione.
Le sue imprese, come lo scontro solitario con l'Infant Dragon (anche se i dettagli erano stati abbelliti e distorti dalle voci) e la sua rapida ascesa al Livello 2, erano argomenti di discussione nelle taverne e nei corridoi della Gilda. Eina Tulle, l'impiegata della Gilda, lo osservava con crescente interesse e una punta di preoccupazione ogni volta che si presentava per registrare i suoi drop o chiedere informazioni. Gli forniva consigli sempre più specifici, riconoscendo il suo potenziale anomalo.
Un giorno, mentre si trovava nel quartiere commerciale vicino alla Gilda, Kael ebbe un incontro casuale. Stava esaminando delle mappe dei piani intermedi del Dungeon quando un gruppo di avventurieri della Ganesha Familia, riconoscibili dalle loro insegne a forma di elefante, gli passò accanto. Uno di loro, un uomo imponente con un'aria gioviale, si fermò.
"Ehi, tu devi essere il ragazzo della Hestia Familia di cui si parla tanto, vero? Lampo Cinereo?" chiese, la voce tonante ma amichevole.
Kael si voltò, un sorriso disarmante sul volto. "Kael è il mio nome, signore. E sì, appartengo alla Hestia Familia. Non sapevo di essere così famoso."
L'uomo rise. "Le voci corrono veloci a Orario, ragazzo! Shakti, la nostra capitana, ha sentito parlare di te. Dice che hai fegato." Fece una pausa, squadrandolo. "Continua così. Ma sta' attento. Il Dungeon non perdona l'arroganza."
"Apprezzo il consiglio, signore. E non è mia intenzione essere arrogante," rispose Kael, il suo tono umile e rispettoso.
L'uomo della Ganesha Familia gli diede una pacca sulla spalla che lo fece quasi barcollare e se ne andò con i suoi compagni.
Kael rimase a guardarlo allontanarsi, il sorriso che svaniva lentamente. Occhi indiscreti, pensò. La fama era un'arma a doppio taglio. Poteva aprire porte, ma attirava anche attenzioni indesiderate. Doveva essere più cauto, più discreto, pur continuando la sua inesorabile ascesa.
Pochi giorni dopo, mentre si trovava vicino alla zona di addestramento della Loki Familia – una deviazione calcolata nel suo percorso – vide di nuovo Ais Wallenstein. Era con il resto del gruppo principale della sua Familia: Finn Deimne, Riveria Ljos Alf, Gareth Landrock, e i gemelli Tione e Tiona Hiryute. Stavano evidentemente tornando da una spedizione, le loro armature segnate dalla battaglia, ma le loro auree di potere erano palpabili anche a distanza.
Ais camminava leggermente discosta, la sua espressione come sempre imperscrutabile. Kael si soffermò ad osservarla per un momento, non per l'ammirazione di un fanboy, ma con l'occhio critico di un futuro rivale. Notò la sua postura, il modo in cui portava la spada, l'economia dei suoi movimenti anche quando camminava. Ogni dettaglio veniva assorbito e analizzato dalla sua mente potenziata.
Un giorno, si ripromise silenziosamente, mentre il gruppo della Loki Familia svoltava l'angolo, sarò io a camminare su quel sentiero, e il mio nome sarà sussurrato con lo stesso timore e rispetto.
La sua determinazione si rafforzò. La fama crescente era solo un effetto collaterale. Il vero obiettivo era il potere, la vetta. E per raggiungerla, sapeva che avrebbe dovuto continuare a spingersi oltre ogni limite, forse anche cercando alleanze, per quanto temporanee, se si fossero rivelate utili. Il Dungeon lo attendeva, e con esso, nuove sfide e nuove opportunità per crescere.
Capitolo 9: Alleanza Inaspettata?
Ora che era un Livello 2 consolidato e dotato di un equipaggiamento di qualità superiore, Kael iniziò ad avventurarsi con regolarità nei piani intermedi del Dungeon, solitamente tra il decimo e il tredicesimo. Questi piani presentavano un netto aumento della difficoltà: mostri più resistenti e astuti come gli Hellhound, i cui attacchi di fuoco potevano essere letali, o i Minotauri, anche se non ancora quelli rossi e furiosi dei piani più profondi.
Era durante una di queste spedizioni, precisamente al dodicesimo piano, un'area caratterizzata da ampie caverne interconnesse da stretti passaggi rocciosi, che Kael si imbatté in una situazione imprevista. Sentì il clangore distintivo del metallo contro le scaglie e delle grida di battaglia provenire da oltre una curva. Con la sua solita cautela, si avvicinò, mimetizzandosi tra le ombre proiettate dalle formazioni rocciose.
Davanti a lui, una piccola squadra di tre avventurieri era alle prese con un branco di cinque Hellhound. Due combattenti, un uomo e una donna, cercavano disperatamente di tenere a bada le bestie infuocate, mentre un terzo membro, una ragazza più giovane con un bastone, sembrava essere un mago o un guaritore, ma era chiaramente in difficoltà, cercando di lanciare incantesimi di supporto mentre schivava gli attacchi. La situazione era critica; uno dei combattenti era già ferito a una gamba e gli Hellhound stavano stringendo il cerchio.
Kael osservò per un istante, valutando la scena con fredda logica. Poteva andarsene, non erano affari suoi. Intervenire comportava un rischio, per quanto minimo, e non c'era una ricompensa immediata evidente. Tuttavia, il suo "Anima del Cacciatore" gli dava un vantaggio contro gli Hellhound, avendone già sconfitti diversi. E, cosa più importante, un'alleanza, anche temporanea, o semplicemente un debito di gratitudine da parte di altri avventurieri, poteva rivelarsi utile in futuro. La sua facciata solare richiedeva anche un certo grado di eroismo apparente.
Decisione presa, pensò.
Con la velocità che lo contraddistingueva, Kael uscì dalle ombre. "Sembra che abbiate bisogno di una mano!" gridò, la sua voce calma ma udibile sopra il frastuono.
I tre avventurieri si voltarono sorpresi, e per un attimo la loro difesa vacillò. Kael non perse tempo. Il suo nuovo pugnale, forgiato dalla Hephaestus Familia e battezzato "Silenzio Cinereo" da Hestia per il suo colore e la letalità silenziosa del suo portatore, divenne un lampo argentato. Due Hellhound caddero prima ancora che gli altri potessero reagire pienamente al suo arrivo, colpiti con precisione chirurgica ai punti vitali.
La sua entrata in scena diede respiro ai tre. Il combattente maschio, un uomo robusto con i capelli castani e un'ascia a due mani, ruggì e si scagliò contro un altro Hellhound, mentre la donna, un'elfa agile armata di due spade corte, sfruttò l'apertura creata da Kael per ferire gravemente una delle bestie rimanenti. La giovane maga, ripresasi dallo shock, riuscì a lanciare un incantesimo di guarigione sul compagno ferito.
Kael si occupò dell'ultimo Hellhound con la sua solita efficienza spietata. In meno di un minuto dalla sua comparsa, il combattimento era finito.
"State tutti bene?" chiese Kael, il suo sorriso carismatico che tornava a illuminargli il volto mentre si avvicinava al gruppo.
L'uomo con l'ascia, ansimando, tese la mano. "Ci hai salvato la pelle, amico. Mi chiamo Bors. Lei è Lyra," indicò l'elfa, "e la nostra piccola maga qui è Lilia."
Lilia, una ragazza timida con occhiali e capelli raccolti, mormorò un "Grazie..." arrossendo.
Lyra, l'elfa, era più diretta. "La tua velocità... non ho mai visto niente del genere. Chi sei?"
"Kael, della Hestia Familia," si presentò lui.
Bors fischiò. "Hestia Familia? Ho sentito parlare di un novellino di talento da quelle parti. Lampo Cinereo, giusto?"
Kael fece una finta modesta scrollata di spalle. "Qualcuno mi chiama così."
Passarono un po' di tempo a raccogliere i drop e a riprendersi. Bors spiegò che facevano parte della modesta Dian Cecht Familia, specializzata in guarigione, ma con pochi combattenti capaci. Si erano spinti un po' troppo oltre.
"Siamo in debito con te, Kael," disse Bors sinceramente. "Se mai avrai bisogno di qualcosa, e sarà nelle nostre possibilità, non esitare a chiedere."
"Apprezzo l'offerta," rispose Kael. "Magari potremmo scambiarci informazioni sul Dungeon qualche volta. La conoscenza è preziosa quanto un buon equipaggiamento."
Decisero di tornare in superficie insieme, per sicurezza. Durante il tragitto, Kael chiacchierò amabilmente con loro, imparando di più sulla loro Familia e sulle dinamiche dei piani intermedi. Bors era un veterano un po' rozzo ma leale, Lyra era pragmatica e osservatrice, e Lilia, sebbene timida, sembrava possedere un notevole potenziale magico, specialmente nella magia curativa.
Kael non si faceva illusioni. Non erano al suo livello di ambizione o potenziale, ma potevano essere contatti utili. Una rete di informazioni e favori era sempre vantaggiosa.
Mentre si separavano vicino all'ingresso del Dungeon, Lyra lo fissò con i suoi penetranti occhi da elfo. "Stai attento, Kael della Hestia Familia. Il tuo talento attira l'attenzione. Non tutta è benevola."
Kael le rivolse un sorriso enigmatico. "Lo terrò a mente, Lyra. Grazie."
Mentre si dirigeva verso casa, Kael rifletté sull'incontro. Un'alleanza? Forse. O forse solo pedine utili in una partita più grande. Per ora, aveva guadagnato dei potenziali alleati e ulteriori informazioni. E aveva ulteriormente cementato la sua crescente reputazione. Ogni passo, calcolato o casuale, sembrava portarlo avanti.
Nel frattempo, in qualche angolo della città, Ais Wallenstein continuava i suoi allenamenti e le sue spedizioni, ignara del ragazzo che, un incontro fugace alla volta, stava tracciando una rotta di collisione con il suo mondo.
Capitolo 10: Sotto la Superficie di Orario
Grazie ai suoi nuovi contatti con Bors, Lyra e Lilia della Dian Cecht Familia, e alla sua crescente abilità nel navigare le complesse reti sociali della Gilda, Kael iniziò a gettare uno sguardo più approfondito sotto la superficie apparentemente eroica di Orario. Scoprì che la città labirinto non era solo Dungeon, mostri e avventurieri valorosi. C'erano politiche intricate tra le Familia maggiori, rivalità silenziose, mercati neri per drop rari o illegali, e persino sussurri di culti oscuri che operavano nelle ombre.
Questa conoscenza non fece che alimentare il cinismo latente di Kael. Il mondo non era bianco o nero, ma una miriade di sfumature di grigio, dove l'interesse personale era spesso il motore principale delle azioni, anche quelle delle divinità e dei loro seguaci. Usava queste informazioni per muoversi con maggiore accortezza, per anticipare potenziali minacce o sfruttare opportunità nascoste. La sua facciata solare divenne uno strumento ancora più affilato per ottenere ciò che voleva, mascherando la sua mente calcolatrice.
Hestia, ignara di queste macchinazioni più oscure, era semplicemente al settimo cielo per i progressi del suo unico membro. I fondi della Familia erano più che floridi grazie ai drop di Kael, e la loro piccola chiesa diroccata stava lentamente venendo ristrutturata e resa più confortevole. Il legame tra Kael e la sua dea si era approfondito; lei vedeva in lui una sorta di figlio o fratello minore prodigioso, e lui, a modo suo, provava un certo affetto protettivo per la sua ingenua ma genuina divinità. Era l'unica persona a Orario verso cui la sua freddezza si scioglieva quasi completamente, lasciando spazio a una sincera, seppur controllata, premura.
Come Livello 2, Kael decise di affrontare una sfida che avrebbe consolidato la sua reputazione e testato i suoi limiti: il boss del diciassettesimo piano, Goliath. Non era il mostro più potente del Dungeon, ma sconfiggerlo da solo come Livello 2 relativamente nuovo sarebbe stata un'impresa notevole.
La preparazione fu meticolosa. Studiò ogni rapporto disponibile sul Goliath, memorizzò i suoi pattern d'attacco, le sue debolezze. Passò giorni ad affinare la sua velocità e la precisione dei suoi colpi, spingendo le sue statistiche di Livello 2 verso nuove vette grazie a "Crescita Fulminea".
{Kael}
{Livello: 2}
{Forza: I0 -> E480}
{Resistenza: I0 -> E450}
{Destrezza: I0 -> D550}
{Agilità: I0 -> D590}
{Magia: I0}
{Abilità di Sviluppo: [Anima del Cacciatore], [Volontà di Ferro]}
{Abilità: [Crescita Fulminea], [Potenziale Assoluto]}
{Magia: }
Lo scontro fu brutale. Il Goliath era un gigante di muscoli e furia, capace di rigenerare le ferite e con una forza devastante. Kael danzò attorno al colosso, una macchia cinerea di velocità e acciaio. Il suo pugnale "Silenzio Cinereo" mordeva la carne del mostro, aprendo ferite che venivano subito richiuse. "Anima del Cacciatore" potenziava i suoi danni, mentre "Volontà di Ferro" gli permetteva di ignorare il dolore delle poche, inevitabili, contusioni subite da colpi di striscio o detriti volanti.
Fu una battaglia di logoramento, di astuzia contro forza bruta. Kael usò ogni trucco, ogni stilla della sua abilità, spingendosi al limite. Alla fine, con un urlo che era più un ringhio di determinazione ferina, conficcò il suo pugnale nel nucleo pulsante del Goliath, il suo punto vitale esposto per una frazione di secondo.
Il gigante barcollò, poi crollò con un boato che scosse l'intero piano, dissolvendosi e lasciando dietro di sé un'enorme pietra magica e un frammento di pelle indurita, un drop di valore.
Kael cadde in ginocchio, ansimando pesantemente, il corpo dolorante ma percorso da un'adrenalina trionfante. Ce l'aveva fatta.
La notizia della sua impresa si diffuse a macchia d'olio. Un Livello 2 che sconfiggeva un Goliath da solo era cosa rara. La Hestia Familia, o meglio, il suo unico membro, divenne improvvisamente oggetto di grande attenzione. Anche le Familia maggiori iniziarono a guardare con più interesse a quel ragazzo prodigio.
Quella sera, mentre Hestia lo fasciava e lo rimproverava amorevolmente per la sua sconsideratezza, Kael sorrise stancamente.
{Sistema: Congratulazioni per aver sconfitto un Boss di Piano!}
{Progressi verso lo sblocco della Funzione Multiverso: Leggermente aumentati (1.5/5?)}
{Nuove abilità latenti potrebbero essere sbloccate con ulteriore crescita.}
La Funzione Multiverso era ancora lontana, ma ogni successo sembrava avvicinarlo. Alzò lo sguardo verso la cima di Babel, visibile dalla finestra della loro ora più accogliente dimora. La sua strada era ancora lunga e costellata di pericoli. Ais Wallenstein era ancora un obiettivo distante, un ideale di forza da raggiungere e superare. Ma Kael sentiva, con una certezza fredda e incrollabile, di essere sulla strada giusta. Orario era solo il primo passo. E lui non si sarebbe fermato.